La Chiesa Collegiata

La Collegiata è la chiesa parrocchiale di Masserano, così detta per la presenza, un tempo, di un collegio di canonici. È dedicata alla Santissima Annunziata e si erge sulla via principale, in posizione intermedia tra l’antico Borgo e il Palazzo dei Principi. Costruita tra il 1480 e il 1485 e consacrata nel 1486, venne edificata per volere e a spese di Innocenzo Fieschi, sostituendo in qualità di parrocchiale la più antica chiesa di San Teonesto.






L'interno, maestoso e solenne, conserva al suo interno numerose opere d’arte. Dalla navata sinistra si accede a una cappella dalla volta in stucco, attualmente dedicata al Sacro Cuore, la cui decorazione è stata realizzata dagli stuccatori Galeazzo Riva e Giovanni Vasiello da Lugano nel 1656. Una seconda cappella conserva invece l'opera più preziosa qui custodita: la Madonna Nera di Masserano o Salus Infirmorum. Si tratta dell'opera ad oggi più antica presente sul territorio di Masserano, databile alla seconda metà XIV secolo (la tradizione la vuole addirittura di mano di San Luca) e oggetto di forte devozione popolare per i suoi poteri taumaturgici. Trasportata dalla chiesa di San Teonesto alla Collegiata nel 1802, è oggi situata in una cappella della navata sinistra, realizzata su progetto di Edoardo Arborio Mella. Nel presbiterio sono invece collocate due tavole: la Madonna in trono con Santi di Girolamo Giovenone (1520) e la Madonna del Rosario del figlio Raffaele, opera del 1584. La statua della Madonna Immacolata rivestita con foglia d'oro è invece opera di Felice Cassina del 1697. Nell'Ottocento la chiesa venne ulteriormente impreziosita con opere di Ferdinando Rossaro, artista neoraffaelita vercellese amico dell'Arborio Mella. Sue sono le quattordici stazioni della Via Crucis (1885-1888) e la decorazione della cupola con i Quattro Evangelisti.




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